TEMPO CONSIGLIATO = 1 mese
PAESI = Messico
QUANDO ANDARE = da dicembre ad aprile (alta stagione) / novembre o maggio (bassa stagione)
BUDGET = €€
PERCORSO = Città del Messico – Puebla – Teotihuacàn – San Miguel de Allende – Piè de la Cuesta – Puerto Escondido – Oaxaca – Hierve el Agua – Cañon del Sumidero – San Cristobal de las Casas – Agua Azul – Palenque – Chichén Itzà – Bacalar – Tulum – Cancùn
Un viaggio adatto a chi ama la vita da spiaggia, alternando però il totale relax a escursioni naturalistiche e siti archeologici. A completare il tutto qualche città coloniale dal fascino indiscutibile e un pizzico di modernità con particolare attenzione all’aspetto culinario del paese.
Volo su Città del Messico, una metropoli che sebbene al principio possa spaventare racchiude in sé uno stimolante fervore culturale. La capitale messicana custodisce senza alcun dubbio i musei più interessanti di tutto il paese.
Piccola deviazione verso nord per perdersi tra centinaia di chiese e sculture angeliche nella caratteristica Puebla. Meta ideale anche per i buongustai vista l’eccellente reputazione della cucina locale.
Si torna indietro fermandosi questa volta ad esplorare un sito archeologico prorompente per dimensioni e stato di conservazione. Teotihuacàn infatti esibisce la piramide più alta di tutta l’America Latina.
Segue un’altra città coloniale considerata da molti addirittura una delle più belle al mondo. San Miguel de Allende è una vera esplosione di colori che seduce inevitabilmente anche l’osservatore più disinteressato.
Rotta verso sud fino all’Oceano Pacifico. Meglio non alloggiare ad Acapulco, contrariamente alle apparenze, si tratta di una delle città più pericolose di tutto il paese. Inoltre purtroppo non è altro che una colata di cemento presa d’assalto dal turismo statunitense. A soli 5 km di distanza sorge però Piè de la Cuesta, una lingua di sabbia bianca che conserva un’insolita quiete. Il luogo ideale dove rigenerarsi sorseggiando una Corona, cullati su un’amaca in riva al mare.
Continuando lungo la costa si giunge a Puerto Escondido, il cui nome già di per sé evoca scenari di evasione e libertà. Meta imprescindibile per surfisti e mochileros.
Lasciata temporaneamente la vita da spiaggia è il turno di Oaxaca. Intensa vita notturna, arte culinaria sopraffina, folclore e un ricco patrimonio storico culturale fanno di Oaxaca un simbolo dell’essenza messicana.
Non sarà semplicissimo raggiungere Hierve el Agua, ma lo sforzo sarà ampiamente ricompensato. Ad attendervi una serie di cascate pietrificate e di piscine naturali collocate in cima a un dirupo. L’acqua sgorga attraverso la roccia e permette di immergersi circondati da un panorama mozzafiato.
Tappa successiva il Cañon del Sumidero. È possibile esplorare il parco nazionale sia dall’alto che dalla base, navigando attraverso le gole del canyon.
Poco più avanti troviamo San Cristobal de las Casas, uno di quei luoghi che catturano e costringono di giorno in giorno a rimandare la partenza. Case colorate, vie acciottolate e un’atmosfera bohemien che pervade ogni cosa. San Cristobal rappresenta anche il punto di partenza ideale per visitare i vari villaggi indigeni limitrofi, primo fra tutti San Juan Chamula.
Si prosegue fino ad Agua Azul, un insieme di cascate mozzafiato e di piscine naturali dal color turchese, dove è possibile la balneazione in totale sicurezza.
Procedendo poco più a nord sorge un sito archeologico di fama mondiale dal sapore un po’ selvaggio. Palenque stimola la fantasia dei suoi visitatori regalando loro l’emozione degli antichi esploratori a caccia di civiltà perdute.
Da qui ci sono due opzioni possibili:
1- Approfittare del bus diretto che collega Palenque con il Bacalar, e la sua laguna dai sette colori. Un’oasi di pace non ancora assalita dal turismo di massa.
Da qui si continua fino a Tulum, un vero paradiso in terra, l’immagine idilliaca del mar dei Caraibi. Spiagge bianche, mare turchese e palme da cocco.
Prima di terminare questa avventura a Cancùn, obbligatoria una deviazione per visitare Chichén Itzà. Necessaria quasi una giornata intera per esplorare le sue celebri piramidi maya e per fare un rigenerante tuffo tra le acque cristalline del vicino cenote Ik Kill.
L’aeroporto di Cancùn vi consentirà di far ritorno a casa.
2- L’alternativa è quella di invertire l’itinerario visitando prima Chichén Itza, per poi scendere al Bacalar, Tulum e infine Cancùn.
Qual sia la soluzione migliore dipende da voi. Sicuramente la prima opzione consente di percorrere meno km. D’altro canto la seconda possibilità permetterebbe di esaurire tutte le escursioni in programma per sfruttare così tutti i giorni residui sul mar dei Caraibi.
A voi la scelta.
Il Messico è senza alcun dubbio un paese di grandi dimensioni. Questo itinerario presenta un paio di collegamenti impegnativi. Avrete però a disposizione 1 mese, motivo per cui il tempo non mancherà di certo. Sfruttando poi gli autobus notturni è possibile risolvere facilmente il problema svegliandosi comodamente a destinazione.
Le tempistiche sugli spostamenti o sul soggiorno nelle diverse città ovviamente non possono che essere indicative, in quanto, a seconda dei gusti, delle esigenze di ciascuno di voi e dei mezzi di trasporto utilizzati possono variare drasticamente.
Per maggiori informazioni inerenti ai paesi qui trattati, consultate la sezione “Destinazioni” di questo blog, o cliccate sui seguenti link: Messico
Ulteriori informazioni sono reperibili anche all’interno dei diari di viaggio nella sezione “I viaggi di Mauri”. In particolare, in questo caso, potete consultare i seguenti link: “America Latina 2005-2006 (insieme a Christian e Simone)” e “America Latina 2014 (insieme a Myriam e Christian)”.
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